Dipendenza da smartphone: definizione e peculiarità

La dipendenza da smartphone si è impossessata di te o di qualcuno che conosci?

Non temere, perché con questo articolo ti aiuteremo a scoprire se sei davvero vittima di questo emergente fenomeno e come uscirne. Grazie a questa guida, potrai scoprirlo una volta per tutte.

Una vera e propria guida su come trattare questa “patologia” e altre simili o ad essa strettamente collegata, come la dipendenza da internet, con o senza telefono cellulare. Perché accorgerti e ammettere un potenziale problema in tempo utile, prima ancora di dover ricorrere a sedute di counseling psicologico o manuali sulla storia della sociologia.

Troverai tutto questo e molto altro nei prossimi paragrafi. Affronteremo l’argomento con la massima chiarezza e attenzione per i dettagli. Affinché tu possa avere un quadro chiaro e completo sui dati statistici e le avvisaglie che ti fanno capire se esiste un problema. E dunque come prevenirlo o attraverso quali rimedi risolverlo.

Tutto chiaro? Vuoi saperne di più? Allora siamo pronti: non perdiamo tempo ed entriamo subito nel merito di come riconoscere e affrontare la dipendenza da smartphone.

Dipendenza da cellulare: definizioni, sintomi e rimedi

All’interno di questo articolo, nei paragrafi che seguono, andremo dunque a sviscerare tutto quello che c’è da sapere su sintomi, cause e conseguenze della dipendenza da smartphone, app e web in generale. Con l’obiettivo di prevenire o affrontare ogni tipo di problema e difficoltà ad essa legati. Sia per quanto riguarda gli adulti, ma anche i giovani. negli ultimi anni, infatti, la dipendenza da cellulare nei bambini ha avuto un boom davvero allarmante.

Dipendenza da cellulare: nome

Prima di addentrarci nei dettagli su come affrontare la dipendenza da smartphone, è bene intenderci sulla terminologia. Cercheremo dunque, come prima cosa, di definire con quanta più chiarezza, precisione ed esattezza possibile, cosa si intende quando facciamo riferimento a questo fenomeno.

In particolare, per descrivere questa particolare dipendenza, sono state coniate alcune parole specifiche. Due di queste sono particolarmente interessanti, ovvero:

  1. Nomofobia. Per definire la fobia di rimanere disconnessi dal resto del mondo. O più precisamente dalla “rete” e dai propri contatti, “amici”, o follower;
  2. Cellularomania (o cellulare-addiction). Quando il traffico telefonico quotidiano di un individuo, costituito da chiamate e sms sia in entrata che in uscita, ammonta all’incirca a 300 contatti. In questo caso, dunque, non facciamo riferimento solo ad apparecchi di ultimissima generazione, perché anche un cellulare non smartphone può generare dipendenza.

In entrambi i casi emerge una notevole difficoltà a staccarsi fisicamente dal telefono. Anche se spesso si fa fatica ad ammetterlo, purtroppo. E quest’ultimo aspetto rende difficile i più delle volte un intervento preventivo o quantomeno tempestivo.

Se volessimo fare sul tema della dipendenza da smartphone un riassunto, potremmo quindi affermare che tale dipendenza è legata a diversi disturbi. In primo luogo psicologici, ma non solo: dall’ossessione generica di internet all’abuso dei social network, fino ad un’eccessiva paura del giudizio degli altri, almeno quello apparente che si cela dietro lo schermo di un cellulare.

Come capire se si è dipendenti da smartphone

Sottotitolo: dipendenza da smartphone sintomi. Secondo importanti studi, in particolare quello del dott. Di Gregorio, psicologo e psicoterapeuta di grande fame, esistono almeno dieci segnali ai quali fare attenzione. Perché se ti rispecchi in uno a alcuni, se non addirittura tutti questi, potresti avere un problema. Magari nulla di irrisolvibile o allarmante, ma che necessita di un cambio di rotta tempestivo e deciso.

Uno lo abbiamo già anticipato: quando il possessore compie 300 o più azioni durante una giornata, tra tra telefonate, invio di sms, partite con app e giochi vari, lettura delle e-mail, ricerca di news, ecc.

Naturalmente è altrettanto importante quante ore dedica a portare avanti tutte queste attività. Ci sono poi coloro che hanno un esasperato atteggiamento protettivo, s e non affettivo, verso il proprio dispositivo mobile. Oppure che lo usano per soddisfare il loro bisogno di affetto. E poi chi sostituisce le relazioni umane con quale virtuali, proprio attraverso lo smartphone. Chi ne abusa per controllare altre persone come il partner, o chi con la scusa di utilizzarlo strumento per la sicurezza dei figli. Infine, chi non dorme nemmeno la notte o si sveglia per controllare se ha ricevuto nuove notifiche o qualche messaggio.

Se ti riconosco in questi esempi, potresti essere anche tu dipendente da smartphone. Lo stesso vale per le persone che consoci se rivedi in loro questi atteggiamenti. Ammetterlo è il primo passo per risolvere la situazione.

Dipendenza da cellulare: conseguenze

dipendenza da cellulareA questo punto ti starai chiedendo se la dipendenza da smartphone faccia male e a chi.

Oltre a quanto già detto, che non è esattamente un toccasana per la vita, la salute e la quotidianità di chi cade in questa dipendenza e per chi lo circonda, possiamo citare uno studio sudcoreano presentato al meeting ufficiale della Radiological Society of North America (RSNA) proprio su questo delicato tema.

Tale studio è arrivato alla conclusione che l’incapacità di stare lontani da dispositivi mobili e da internet, anche soltanto per qualche ora, causa uno stato di malessere, agitazione e ansia che può portare ad uno squilibrio nei rapporti tra neurotrasmettitori, ovvero le molecole che veicolano le informazioni tra le cellule del sistema nervoso. Specialmente per gli adolescenti, ma anche negli adulti.

Non un rischio da sottovalutare, insomma. E tra poco, vedremo nel dettaglio alcuni dati su come si sta espandendo il fenomeno in Italia.

Test e rimedi contro la dipendenza da cellulari

A questo punto, sono due le contromisure da prendere.

  1. Dipendenza da smartphone: test. Rileggi cona attenzione quanto abbiamo detto finora, in particolare i sintomi citati, e verifica il tuo comportamento in merito, con la massima oggettività possibile. Oppure il comportamento della persona che vuoi aiutare. Ma non dare nulla per scontato e non prendere eventuali segnali sottogamba. Frasi come “posso smettere quando voglio” fanno parte del problema;
  2. Dipendenza da smartphone: rimedi. Lo stesso studio sulla dipendenza da smartphone citato nel precedente paragrafo, individua la soluzione per ristabilire l’equilibrio, della persona soggetta, in una terapia cognitivo-comportamentale della durata, mediamente, di almeno nove settimane Dunque certamente oltre i due mesi.

E con questo siamo giunti alla conclusione della guida Unicusano per prevenire, riconoscere e affrontare la dipendenza da smartphone, internet o cellulare vintage che sia. Un fenomeno che, secondo il Telefono Azzurro e Doxakids è in costante e preoccupante crescita. Secondo una loro ricerca del 2016, 17 ragazzi su 100 non riescono a staccarsi da smartphone e social. Uno su quattro, inoltre, è online praticamente 24 ore su 24. Ed è ben il 45% a connettersi più volte al giorno. Il 78% chatta su whatsapp continuamente e il 21% si sveglia di notte per controllare notifiche e messaggi, scorrere le home page dei social network, vedere i profili e gli account degli altri.

Dando un’occhiata oltre confine, invece, notiamo un recente studio del Pew Research Center, think tank USA che si occupa di probi sociali e globali, al quale il 46% dei cittadini statunitensi ha ammesso che non potrebbe vivere senza il proprio dispositivo cellulare. Se non è dipendenza da smartphone questa, cos’altro lo è?


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