Emozioni primarie e complesse: cosa e quali sono

Conosci la differenza tra emozioni primarie e complesse? E sai quali tra i tuoi sentimenti innati e quelli influenzati dall’interazione con la società, come la paura del giudizio degli altri, siano preponderanti nella tua vita?

Se non sai cosa rispondere non preoccuparti. Con questo articolo ti aiuteremo a capirlo e fare chiarezza su questi interrogativi. Considerala una vera e propria guida o un counseling psicologico gratuito. Metteremo ordine tra emozioni primarie ed emozioni secondarie, ma anche tra emozioni complesse, positive, negative e via dicendo. Passando a conoscere i più grandi studiosi di questa particolare materia psicologia, se non antropologica.

Vuoi saperne di più? Allora non perdiamo tempo e entriamo subito nel merito: andiamo a scoprire quanto sei una persona emotiva e di che natura sono i sentimenti che esercitano maggiore influenza su di te.

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Emozioni primarie e secondarie: tutto quello che devi sapere

Nei prossimi paragrafi andremo dunque a spiegare cosa sono, e quali sono, le emozioni primarie e complesse. Vedremo carrieristiche, classificazioni e differenze. Ma prima di tutto partiremo, come è giusto che sia, dalle definizioni generiche per poi entrare sempre più nello specifico delle varie sfaccettature legate alle diverse tipologie di sentimenti. Da quelli più semplici a quelli combinati e dunque più complessi. Buona lettura.

Cos’è l’emozione

Prima di arrivare ad analizzare emozioni primarie e complesse, cerchiamo di definire cos’è un emozione. Per fare ciò, prendiamo come modello la descrizione offerta dall’Enciclopedia Treccani, che ne parla in questi termini:

«Processo interiore suscitato da un evento – stimolo rilevante per gli interessi dell’individuo. La presenza di un’emozione si accompagna a esperienze soggettive (sentimenti), cambiamenti fisiologici (risposte periferiche regolate dal sistema nervoso autonomo, reazioni ormonali ed elettrocorticali), comportamenti “espressivi” (postura e movimenti del corpo, emissioni vocali)».

In pratica le emozioni altro non sono che stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psicologiche e a stimoli interni o esterni, naturali o appresi.

Tutto chiaro fin qui? Molto bene, allora andiamo avanti.

Ekman e Damasio: emozioni primarie e secondarie

Chiarito il significato generale di “emozione”, possiamo ora specificare che dentro il concetto di emozione primaria (o di base) rientrano quei sentimenti per così dire innati, ovvero rintracciabili in qualsiasi popolazione. Per il noto neurobiologo Damasio, e non solo, esse sono infatti frutto di un meccanismo preorganizzato.

Teoria confermata anche dagli studi dello psicologo Ekman su alcune popolazioni indigene di un remoto villaggio sulle alture della Papua Nuova Guinea.

Le emozioni secondarie (o complesse), sono invece quelle espressioni che vengono influenzate dalla crescita crescita dell’individuo dall’interazione sociale a cui egli stesso è sottoposta durante il suo sviluppo.

Queste ultime sono complesse perché necessitano di maggiori elementi esterni, immagini emotive o pensieri eterogenei per essere attivate.

Robert Plutchik e i diversi tipi di emozione

A questo punto ti starai chiedendo: ma quali sono nel concreto queste emozioni primarie e complesse?

Una prima autorevole classificazione delle emozioni di base (sinonimo di emozione primaria), è quella fornita dallo psicologo statunitense Robert Plutchik. Esso distingue quattro coppie di espressioni delle emozioni:

  1. Espressioni di gioia contrapposte a quelle di tristezza
  2. Paura contro rabbia;
  3. Attesa contro sorpresa;
  4. Disgusto contro accettazione.

Questo modello è stato sviluppato da Plutchik nel 1980 ed è passato alla storia come “ruota (o cono) delle emozioni”. Queste quattro coppie, mescolandosi tra loro, possono produrre una varietà di esperienze emozionali infinite.

Non a caso il professor Plutchik è stato uno dei più grandi studiosi di emozioni, suicidio, violenza e psicoterapia.

Altra classificazione possibile è quella proposta dal già citato dottor Ekman, attraverso i suoi studi condotti insieme al dott. Friesen.

Secondo Ekman e Friesen, le emozioni primarie sono sei. Ovvero: felicità, paura, rabbia, disgusto, tristezza e sorpresa.

Emozioni: elenco secondarie

emozioni complesseDopo aver messo ordine tra le emozioni primarie, cerchiamo di passare a quelle complesse.

Diversi psicologi, studiosi e autori, concordano sul fatto che dalla combinazione delle primarie, derivino tante emozioni secondarie.

Come ad esempio questo elenco di emozioni e sentimenti: l’allegria, la vergogna, l’ansia, la rassegnazione, la gelosia, la speranza, il perdono, l’offesa, la nostalgia, il rimorso, la delusione.

Emozioni positive e negative

Sulla classificazione tra emozioni negative e positive, invece, gli esperti si dividono. In quanto ogni emozione che proviamo è utile a qualcosa. Anche nel caso di sentimenti, emozioni e stati d’animo intrisi di rabbia o paura, giusto per fare qualche esempio.

In gergo, però, sentimenti come paura, rabbia o disgusto vengono considerate tra le emozioni negative. L’importante, comunque, è riuscire a gestire le emozioni positive e negative in maniera costruttiva all’interno del processo di crescita personale.

Elenco emozioni psicologia: studi attinenti

Ed eccoci giunti all’ultimo argomento della nostra guida sulle emozioni primarie e complesse. Prima di lasciarti, volevamo suggerirti i migliori corsi di laurea e master universitari affini a questa tematica.

In questo settore, infatti, Unicusano rappresenta una vera e propria eccellenza. Grazie alla sua offerta formativa di qualità e alla flessibilità dell’erogazione dei suoi corsi attraverso il sistema e-learning.

Se vuoi specializzarti nel campo delle emozioni o diventare un professionista nel settore della psicologia, ti consigliamo di dare un’occhiata ai seguenti corsi di laurea:

  1. Laurea triennale in Scienze e tecniche psicologiche;
  2. Laurea triennale in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni;
  3. Magistrale in Psicologia clinica e della riabilitazione.

Se invece cerchi un master, ce e sono alcuni che fanno decisamente al caso tuo:

  1. Counseling Psicologico e counseling relazionale (I livello);
  2. Medicina, psicologia e biofisica nelle scienze umane (I livello);
  3. Psicologia dello Sport (I livello);
  4. Salute Organizzativa (II livello);
  5. Psicologia Pediatrica (II livello).

Ma questi sono solo alcuni dei corsi che fanno parte della nostra ampia offerta formativa. Per consultare l’elenco completo, ti consigliamo di visionare l’area didattica del portale Uniusano.it.

Cosa sono le emozioni: adesso sai tutto quello che c’è da sapere

E così siamo giunti alla conclusione della nostra guida sulle emozioni primarie e complesse. Siamo partiti cercando di definire cos’è un’emozione (a proposito l’etimologia della parola emozione è da ricondursi al latino “emovère”, ex = fuori e movere = muovere, letteralmente “portare fuori”) e siamo arrivati agli studi consigliati qualora volessi specializzarti su questi argomenti o, più in generale nel campo della psicologia.

In mezzo non abbiamo fatto mancare riferimenti ai più grandi studiosi e psicologi che si sono occupati spiegare e classificare i diversi tipi di emozioni. Da quelle positive a quelle negative, da quelle primarie a quelle secondarie o complesse. Che poi era ciò che più ci interessava nel nostro caso specifico.

Siamo passati da Damaso e Plutchik a Ekman e Friesen, attraverso la cosiddetta ruota delle emozioni del 1980 e fino ai master universitari di psicologia più innovativi dei giorni nostri. Insomma, non ci siamo fatti mancare nulla e adesso ne sai certamente di più su cosa e quali sono le emozioni primarie e complesse.


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