Allarme del Garante della Privacy sullo stato del web in Italia
Come sta messo il web in Italia? Non troppo bene secondo la relazione del Garante della Privacy che ha fotografato le attività in rete del 2016. Prima di entrare nel dettaglio di questa polaroid, ci sentiamo di avvertirvi che, a linee generali, il grido è d’allarme per una nazione che è passata recentemente dall’analfabetizzazione digitale all’uso (spropositato) dei social network lasciandosi dietro diversi gap da colmare. Il problema principale è che sul mercato agiscono “alcuni fratelli che governano la rete che poi sono un numero esiguo di aziende, monopoliste del web, che possiede un patrimonio di conoscenza gigantesco e dispone di tutti i mezzi per indirizzare la propria influenza verso ciascuno di noi, con la conseguenza che un numero sempre più grande di persone – tendenzialmente l’umanità intera – potrà subire condizionamenti decisivi”. Visto che il tema riguarda tutti, e quindi anche voi, non perdete l’occasione di saperne di più con questa mini-guida che vi spiega anche come la formazione di Unicusano Viterbo potrebbe aiutarvi ad uscire da questo pantano. Buona lettura.
L’anno scorso è stato importante per quanto concerne il lavoro del Garante della Privacy sul web. Si è occupato seriamente della protezione dei dati online, partendo dai grandi motori di ricerca e dai social network. Google ha seguito il protocollo sottoscritto con il Garante stesso per trattare i dati degli utenti secondo normativa italiana e a Facebook è stato imposto di bloccare i falsi profili (i cosiddetti fake) definiti “autismo informativo”.
Ottime premesse ma non ottima situazione attuale. La relazione delle attività in rete degli italiani nel 2016, infatti, non è affatto buona. Stiamo per spiegarvi perché ma, prima, è importante che capiate che questo tema poi lo dovrete integrare con le informazioni degli articoli del nostro blog tematico universitario di Viterbo e con le risposte alle domande che ci potete fare in qualsiasi momento (e su qualsiasi tema) un apposito form informativo.
Vediamo, attraverso questa mini-guida, come si struttura questa tema tremendamente attuale.
Come ostacolare la pedopornografia
Il primo grande tallone d’Achille nostrano è il dilagare del fenomeno della pedopornografia di cui, sembra assurdo dirlo, siamo complici al 100%.
Il mercato pornografico dei bimbi, infatti, si basa sulle fotografie che i genitori spontaneamente pubblicano ogni giorno sui social network creando, a loro insaputa e loro malgrado, un catalogo aggiornato per questi mostri.
Se volete sapere come ostacolare la pedopornografia, la prima azione forte che potete fare è auto-censurare la vostra voglia di mostrare la bellezza dei vostri figli in rete. Condivideteli nella vita reale o tramite protezioni precise e il traffico di sesso intorno ai minorenni subirà un fortissimo calo.
I danni economici degli attacchi informatici
Le tipologie degli hacker sono di due tipi: i buoni e i cattivi. I secondi sono quelli che, per diverse ragioni, creano feroci attacchi informatici che destabilizzano il sistema.
Quello che preoccupa il Garante della Privacy circa questa piaga del web sono i risvolti pratici sui bilanci delle imprese.
I danni economici degli attacchi informatici del 2016 ammontano a circa 9 miliardi di euro che contribuiscono a far rimanere forte la crisi nel nostro paese. Bisogna alzare gli scudi per arginare queste perdite e bisogna farlo nel futuro più immediato.
Il successo del telemarketing selvaggio
Il commercio online ha avuto grande successo anche in Italia dopo che la tecnologia ha finalmente raggiunto un livello accettabile in quanto a sovrastrutture e dopo che la transazioni economiche si sono fatte più sicure (grazie alle carte prepagate e alle assicurazioni bancarie in merito).
Il problema è che , parallelamente, c’è stato anche il successo del telemarketing selvaggio con aziende che nascono e muoiono il tempo di una truffa e che vendono prodotti privi di alcun controllo Cee.
La lotta al telemarketing selvaggio passa per le multe. Solo l’anno scorso ne sono state somministrate per 2,6 milioni di euro ma è solo l’inizio di una guerra che si preannuncia lunga e che richiederà anche il vostro supporto.
Il corso in Digital Marketing
In questo scenario di forte cambiamenti non potete non pensare di inserirvi, in un futuro prossimo, in quanto professionisti e quindi col giusto know-how.
La formazione sul Digital Marketing ve la fornisce Unicusano Viterbo con una serie di corsi ad hoc che partono dal primo livello ma poi vanno avanti e che si strutturano nel seguente bouquet didattico:
Ecco le materie che studierete per diventare esperti di marketing digitale:
- Gli scenari economici, tecnologici e sociali dell’industria dei media;
- Fondamenti di web marketing: approccio strategico, evoluzione e caratteristiche degli strumenti digitali (search, social e mobile), panorama attuale;
- Search Marketing: Fondamenti di SEO, keyword advertising e contenuti;
- Onine Advertising: fare pubblicità sul web. Adwords, Facebook, Email marketing, retargeting, RTB e tutti gli strumenti dell’outbound marketing;
- Social Media Marketing;
- Mobile Marketing.
Ora che questa relazione del Garante della Privacy sul web in Italia nel 2016 vi ha un po’ aperto gli occhi, non dovete fermarvi alle nostre parole ma seguire il consiglio che vi abbiamo dati in apertura e cioè andare più a fondo sul tema tra rete e nostri canali social network.