Tutela del consumatore: diritti e normative

Stai cercando maggiori informazione sulle normative che garantiscono e disciplinano la tutela del consumatore?

Allora ecco una buona notizia per te: sei nel posto giusto. Questo articolo, infatti, è dedicato proprio ai diritti del consumatore. Un tema molto vasto, che va dal diritto alla sociologia della devianza, dalla pubblicità alla fruizione di beni materiali e di servizi per uso privato, fino al diritto alla privacy e alla protezione dati personali.

Fra tutto ciò cercheremo di mettere ordine ed essere più chiari possibili, cercando di fornirti le conoscenze e gli strumenti necessario affinché tu possa essere al corrente di tutto ciò che c’è da sapere sul tema della tutela del consumatore. Senza tralasciare gli studi attinenti di fare per operare o comunque specializzarsi in questo settore.

Vuoi saperne di più? Molto bene, allora non perdiamo tempo ed entriamo subito nel merito.

Difesa consumatori: cos’è e come funziona

Fin dai paragrafi che seguono, cercheremo quindi di entrare nei meccanismi della tutela del consumatore. A partire dalla definizione del cosiddetto consumerismo, i diritti, le normative, istituzioni e associazioni di categoria, studi consigliati e molto altro. Senza trascurare nulla. Buona lettura.

Consumerismo

Si parla molto di tutela del consumatore, ma cos’è concretamente? Ecco la definizione fornita dall’Enciclopedia Treccani:

«Principio tutelato da un apposito codice noto come codice del consumatore».

A questo, possiamo aggiungere un passaggio riportato da Wikipedia:

«La tutela del consumatore o consumerismo si esplica attraverso un insieme di disposizioni, norme e presidi, volti a salvaguardare i diritti e gli interessi del cittadino inteso come fruitore di beni materiali e di servizi per uso privato».

Codice del consumo

Parlando di tutela del consumatore abbiamo citato il codice del consumo. Si tratta di una legge della Repubblica italiana, corrispondente più esattamente con il decreto legislativo numero 206 del 6 settembre 2005. In materia, appunto, di diritti del consumatore.

Ma come è strutturato questo codice consumo? Il tempo aggiornato nel 2007 comprende ben 170 articoli suddivisi in sei parti:

  1. Disposizioni generali e finalità;
  2. Educazione del consumatore. Che comprende informazioni, pubblicità e altre comunicazioni, pratiche commerciali e pubblicità ingannevole o aggressiva, particolari modalità della comunicazione pubblicitaria, rafforzamento della tutela del consumatore in materia di televendite;
  3. Il rapporto di consumo. Riguardante contratti del consumatore in generale, promozione delle vendite, credito al consumo, modalità contrattuali, commercializzazione a distanza di servizi finanziari ai consumatori, commercio elettronico e tutela del consumatore on line, disposizioni relative ai singoli contratti, contratti di multiproprietà, contratti relativi ai prodotti per le vacanze di lungo termine, contratti di rivendita e di scambio, servizi turistici ed erogazione di servizi pubblici;
  4. Sicurezza e qualità. Intese come sicurezza dei prodotti, responsabilità per danno da prodotti difettosi, garanzia legale di conformità e garanzie commerciali per i beni di consumo;
  5. Associazioni consumatori rappresentative a livello nazionale, accesso alla giustizia e risoluzione extragiudiziale delle controversie;
  6. Disposizioni finali.

Questa, in sintesi, la struttura e il contenuto della tutela del consumatore normativa italiana.

Diritti tutelati e art 33 codice del consumo

Entrando ancora più nello specifico, possiamo dire che il decreto si concentra in particolare sulla tutela dei seguenti diritti dei consumatori

  1. Alla salute;
  2. Alla sicurezza e alla qualità dei prodotti e dei servizi;
  3. Ad una adeguata informazione, al diritto di recesso e ad una corretta pubblicità
  4. All’educazione al consumo;
  5. Alla correttezza, alla trasparenza ed all’equità nei rapporti contrattuali;
  6. Alla promozione e allo sviluppo dell’associazionismo libero, volontario e democratico tra i consumatori e gli utenti;
  7. All’erogazione di servizi pubblici secondo standard di qualità e di efficienza;
  8. Al ripristino (riparazione o sostituzione), senza spese aggiuntive, nel caso di difetto di conformità (art. 130) oppure alla riduzione del prezzo così come alla risoluzione del contratto.

Molto importante è anche l’art 33 codice del consumo, in merito alle clausole vessatorie nel contratto tra professionista e consumatore. Questa parte del testo infatti, specifica che:

«Nel contratto concluso tra il consumatore ed il professionista si considerano vessatorie le clausole che, malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto»

Questo il comma 1 dell’articolo, che prosegue poi elencando una per una gli oggetti e gli effetti delle clausole che si presumono vessatorie fino a prova contraria.

Numero verde e contatti utili

diritti del consumatoreUn’ultima domanda prima di addentrarci verso la conclusione di questa guida. Tutela del consumatore: contatti?

tutela del consumatore il numero verde 800911911 è quello predisposto dal Codacons. Mentre il numero 892-007 è un numero telefonico a pagamento per conoscerne tutte le novità e le iniziative, ma soprattuto per prendere appuntamento con un consulente in tutta Italia per aiutarti a risolvere eventuali problemi o denunciare una mancata applicazione dei diritti dei consumatori.

Il Codacons è il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e, appunto, la tutela dei diritti di utenti e consumatori. Un’organizzazione senza fini di lucro nata nel 1986 quale erede di precedenti campagne risalenti alla cosiddetta “guerra alla SIP” del 1976. Trattandosi una delle più rappresentative sul piano nazionale in questo settore, il Codacons fa parte del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti (CNCU), ma anche di diverse commissioni consultive della Pubblica Amministrazione.

Nello specifico, in virtù dei propri fini statutari e delle attività svolte a difesa dell’ambiente, è associazione di protezione ambientale riconosciuta, con D.M. n.109/SCOC/95 del 17.10.95, ai sensi della legge 8 luglio 1986 n. 349 istitutiva del Ministero dell’ambiente, nonché ai sensi del d. lgs. 152/06. È altresì Associazione di promozione sociale ai sensi della Legge n. 383 del 7 dicembre 2000, nonché Associazione di volontariato di cui alla l.266/91 autonoma, senza fini di lucro a base democratica e partecipativa che persegue esclusivamente obiettivi di solidarietà sociale.

Studi consigliati

Se vuoi specializzarti nel campo della tutela del consumatore, la scelta migliore può essere quella di partire ponendo le basi con un grande classico intramontabile: Giurisprudenza. Ma anche alcune lauree dell’area economica, come la triennale in Economia Aziendale e Management o la Magistrale in Scienze Economiche, potrebbero fare al caso tuo.

Dal punto di vita dei master invece, consigliamo i master di I livello in Retail management o in Sicurezza delle reti informatiche, e quelli II livello in Criminologia e diritto penale o sulle nuove professionisti privacy DPO (Data Protection Officer).

Il primo si propone di rispondere alle esigenze di formazione delle figure professionali specializzate nei diversi profili necessari alla gestione delle imprese commerciali moderne, con particolare attenzione alla gestione dei punti vendita e della relazione verso il consumatore.

Sicurezza reti informatiche e Nuovi professionisti DPO sono attinenti dal punto di vista del diritto alla privacy e alla protezione dei dati personali.

Criminilogia e diritto penale prevede diverse discipline legate al diritto civile e penale, all’economia e alla sociologia. Tutte materie ricorrenti nel campo della tutela del consumatore.

E con questo siamo giunti alla conclusione della nostra guida. Ti ringraziamo dell’attenzione, sperando di averti fornito consigli utili e trasmesso nuove conoscenze in merito alla tutela dei consumatori.


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